Storia della chiesa parrocchiale di San Martino di Trasasso

progetto originale chiesa di TrasassoLa chiesa di Trasasso vanta una lunga tradizione, essendo stata costruita per la prima volta nel 1321. L'unico documento antico che oggi rimane a testimonianza della sua storia si trova negli scritti del canonico Montieri del 1840:
Sorge questa Chiesa sopra erto Monte e circondata com'è da altri Monti d'appresso formanti una delle pendici della vasta e bella Montagna detta Monta Venerio, sopra scoglio di Pietra argillosa, frammezzato da strati di grossa arene, e di tufo, sembra che da tale posizione le ne sia derivato il nome di Trasasso. Ed è a dubitarsi che il luogo in oggi da questa occupata, non fosse quello di sua prima Fondazione, e che fosse altrove collocata; e sembra doversi convenire, che il suolo che oggi occupa fosse una Rocca e Castello di tal nome, come ne accenna la grossezza delle mura dell'antico campanile di 4 braccia, e la loro forma adatta appunto all'uso di Rocca. Nella quale opinione siamo condotti dal sapersi, come a questo luogo sieno appartenuti in antico soggetti di molta celebrità per sostenute cariche, e per essersi immischiati nelle fazioni prima del 1300, e perché Fra Bonifazio di Graziano da Trasasso sino al 1247 con suo testamento delli 8 Settembre, ampio Legato lasciò ai Francescani di S. Maria di Pianoro; mentre un Casale, o da luoghi senza nome non traevansi li Magistrati, specialmente in un tempo in cui stava a luogo di cognomi per lo più il luogo di origine.


Siccome di tante altre Parrocchie Montane ignota è ancora di questa l'epoca di sua fondazione, e solo nel Campione di questa Mensa Arcivescovile dell'Anno 1378 si trova che la Chiesa di S. Martino di Trasasso era unita all'altra di S. Stefano di Orsata od Oraria, e che dipendevano ambedue dal Plebanato di Sembro, ossia Montorio. Ne' successivi Campioni poi sino al 1508 continuano a vedersi unite queste due Chiese, indi sparisce per sempre quella di Orsata, forse demolita, e non resta memoria che di Trasasso. Che si volesse prestar fede al Campione del Canonico Pontieri, il quale però confonde le tante volte le epoche della fondazione con quelle della Collazione, si dovrebbe ritenere che fosse eretta la Chiesa di S. Martino di Trasasso li 23 Maggio del 1321. Comunque siasi però la cosa consta che questa restasse sotto il Plebanato di Sambro sino al 1582 nel quale anno essendosi eretta a Plebanato la Chiesa di Monzuno dal primo Arcivescovi di Bologna Cardinale Gabriello Paleotti, passò Trasasso a questa Giurisdizione nella quale stassi tuttora.


chiesa di Trasasso fotografia primi NovecentoAl pari di quasi tutte le montane Parrocchie andò soggetta Trasasso a molte vicissitudini, come si raccoglie dagli atti delle visite Pastorali, e da molti altri documenti esistenti in questo Archivio Arcivescovile, poiché sino al 1416 trovavasi unita a Monte Fiascone a Mongardino, poi a S. Andrea Valle di Savena, ed a S. Lorenzo di Villa, restando Trasasso matrice di queste due ultime, e così restarono unite sino dopo la visita di Mons. Marchesini del 1573. Ma nell'altra visita di Mons. Alfonso Paleotti secondo Arcivescovo di Bologna accaduta nel 1599 la Parrocchia di S. Lorenzo di Villa ritrovasi immutata in semplice Benefizio, ed unita alla Parrocchia di Cedrecchia. Monfrascone però divenne matrice di Trasasso, e dalla visita fattavi del detto Mons. Paleotti li 30 Agosto 1600 rilevasi che Trasasso ridotta in istato di rovina era stata dichiarata Chiesa semplice senza cura, finchè forse li Parrocchiani si prestarono a ristaurarla convenientemente. E siccome prima ancora di quest'ultima crisi era stata a Trasasso riunita l'antica Parrocchia di S. Benedetto di Cabrigana, che esisteva sino al 1379 sotto il Plebanato di Sambro, così in oggi ancora il Parroco di Trasasso gode i fondi di queste, ed il dominio del vetusto suo Tempio che è l'unico esistente nel Circondario di sua Parrocchia.

Il Giuspatronato di Trassasso, allorché trovavasi unito a Montefrascone, apparteneva alla Nobile Famiglia Galluzzi di Bologna in oggi estinta; dal che forse potrebbe dedursi che lo stesso Castello di Trasasso ad essa ne' remoti tempi appartenesse, e che questa Famiglia istessa, cessate le fazioni, e addivenuto inutile questo Fortilizio anche per le ingiurie del tempo, ivi edificasse la Parrocchiale. Nella metà del Secolo XVII ignorasi il come, ma forse per la estinzione di detta Famiglia o per convenzioni passò ad essere di libera collazione, come lo è tuttora, di questa Mensa Arcivescovile.


chiesa di Trasasso registro compagnia santissimo SacramentoFu la Chiesa di Trasasso rifabbricata sulla metà del Secolo XVII nella lunghezza di piedi sessanta, e nella larghezza di piedi ventiquattro, ma nel 1847 avvisossi dall'inoggi defunto di Lei parroco D. Antonio Benni di rimodernarla, e vi diè mano facendo costruire il Coro e la Cappella maggiore con elegante stile, d'ordine composito, sul quale dovrà l'altra parte antica di chiesa in oggi a soffitto totalmente modellarsi, e corrispondere all'eleganza del Campanile uno dei più belli che si veggano nella regione montana terminato nel 1838 su disegno dell'Architetto Cipriani. Non ha questa Chiesa che tre altari compreso il Maggiore. Orna questo primo Altare un Quadro rappresentante il titolare della Parrocchia di S. Martino Vescovo colli Santi Sebastiano, Rocco, ed Antonio da Padova e Beata Maria Vergine in gloria, insigne lavoro della famosa Pitrice Elisabetta Sirani, commessogli dagli uomini di quella Comune, e che condusse a termine nell'anno 1655. Sono i minori dedicati l'uno alla Madonna del Rosario, l'altro a San Pancrazio. Ha pure il Sacro Fonte Battesimale privilegio che ha da antichissimo tempo.


L'unico Oratorio che esista nella dizione di questa Parrocchia in luogo detto Cà del Ponte è quello di S. Benedetto di Cabrigana, già Parrocchia come si disse, prima del 1300 e li di cui redditi e Chiesa sono devoluti al Parroco pro tempore di Trasasso. Conta di anime 380 rette dal M. R. D. Giuseppe Milani, ed è limitata dalle Parrocchie di Monzuno, Vergano, Stiolo, Roncastaldo, Valle di Savena, Cedrecchia e Gabbiano. Appartiene al Comune di Monzuno, ed è sottoposta al Governo di Lojano. Dista da Bologna miglia ventitre.